I tovaglioli: protagonisti della tavola

Ivana Caruso
TableStylist & Founder TeoMilla
6 mar 2025
5
min read

Ivana Caruso
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Adoro i tovaglioli dalle dimensioni generose. Mi piace utilizzarli soprattutto quando scelgo di non usare la tovaglia, lasciando che siano loro a catturare l’attenzione. Li prediligo in fibre naturali — canapa, lino, cotone — morbidi, leggeri, delicatamente profumati: diventano i veri protagonisti della tavola.
Mi piace variare la disposizione a seconda dell’occasione. La mia preferita? Annodati morbidamente di lato con un fiocco o un semplice nodo. Altre volte li ripiego per formare una piccola tasca che accoglie le posate, un rametto decorativo o un fiore appoggiato sul piatto. Quando invece desidero un effetto più classico, li sistemo ben piegati a rettangolo tra il piatto fondo e quello piano, lasciandoli cadere leggermente in avanti.
Se di fattura elegante, i tovaglioli devono essere perfettamente stirati — a volte anche inamidati — per un risultato impeccabile. Piegati in modi originali e creativi possono diventare vere e proprie decorazioni per la tavola, ideali per mise en place informali e allegre. Si può giocare con piegature a ventaglio, annodarli alla base con un nastro o piegarli come una busta per custodire il menù.
Non sempre li abbino alla tovaglia: nel tempo ho creato una piccola collezione, acquistandoli nei mercatini e nei negozi dell’usato, abbinando colori e texture diverse tra loro. Ho una vera passione per i tovaglioli ricamati e con monogrammi — dettagli che rendono elegante anche la tavola più semplice.
Custodisco gelosamente quelli del corredo di famiglia. Quelli appartenuti a mia nonna racchiudono i ricordi più belli, e li riservo solo alle occasioni davvero speciali.
Perché, in fondo, anche un semplice tovagliolo può raccontare una storia.

